Descrizione
Sillicagnana (m 495), il cui toponimo si presume risalga all’epoca romana, fu in quello stesso periodo un insediamento colonico dei romani; questi, infatti, dopo aver sconfitto i Liguri-Apuani, assegnarono il territorio ad alcuni centurioni giunti al termine del loro servizio militare.
Le prime notizie documentarie del paese le troviamo in un documento del 754, in cui si legge di un certo Valfredo, fondatore del monastero di San Pietro di Monteverdi (Massa Marittima), il quale lo arricchì con alcuni beni situati in Sillicagnana.
Successivamente, nella bolla di Papa Alessandro III del 1168 viene ricordata la dipendenza dalla Pievania di Pieve Fosciana della chiesa di Sericagnana intitolata a San Martino Vescovo, uno dei santi più venerati dal popolo longobardo.
Il borgo mantiene ancora oggi l’impostazione antica, gravitando attorno alla chiesa di San Martino dal caratteristico campanile a bulbo.
Il tessuto originario del borgo vecchio è tuttora leggibile dalle molte abitazioni che vi si affacciano, mostrando architetture in pietra e malta, coperture a lastre, delle quali molte in laterizio, altre con le tipiche logge sovrapposte e datazioni scolpite sui portali.
Edifici storici degni di nota sono Casa Tenenti, complesso padronale appartenuto ad un ramo dell’antichissima famiglia Satti ed oggi sede di mostre e di manifestazioni culturali, e il Santuario del SS. Crocifisso, contenente un dipinto con l’immagine del crocifisso e numerosi ex-voto appesi alle pareti lasciati dai fedeli che ogni anno giungono in pellegrinaggio. Questa tradizione affonda le sue radici fin dalla fondazione dell’edificio sacro.
Le notizie riportate sono desunte da:
-Santuario del SS. Crocifisso di Sillicagnana, guida per il pellegrino e per i devoti del SS. Crocifisso, Comune di San Romano in Garfagnana;
-Bianchi Nino, Garfagnana la valle delle selve, Luna Editore, Livorno, 2009;