A seguito dei primi focolai di Pesta Suina Africana in Toscana e in recepimento delle osservazioni emerse nell’incontro promosso da ATC Lucca il giorno 1 agosto u.s. si trasmettono le indicazioni ed il materiale per favorire un corretto comportamento volto ad impedire la diffusione della malattia con le attività umane.
E’ opportuno che le indicazioni rimangano nel limite delle indicazioni istituzionali con i seguenti elementi:
- che cosa è la Peste Suina Africana
La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia altamente infettiva con altissima mortalità, causata da un virus. Colpisce suini e cinghiali, ma NON si trasmette all’uomo. Non esistono vaccini o cure specifiche per questa malattia.
- l’impatto sociale ed economico
Ha già causato la morte di decine di migliaia di cinghiali e suini, la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, danni economici stimati oltre 1,5 miliardi di euro
- come impedire che l’attività umana possa essere causa involontaria di diffusione del virus della Peste Suina Africana
1. Lavate e disinfettate suole (scarpe, stivali) e copertoni (ruote di bici, moto, auto) dopo essere stati in un bosco o in un terreno comunque potenzialmente contaminato.
2. Non abbandonate MAI resti di cibo. Attenzione in escursioni, pic-nic, grigliata. Lasciate i vostri rifiuti in cassonetti chiusi non accessibili agli animali.
NON GETTATE CIBO DALL’AUTO
3. RISPETTO DELLE NORME SANITARIE SPECIFICHE di BIOSICUREZZA da parte di:
Allevatori di suini, Cacciatori di cinghiale, Operatori del settore carni e salumi
- l’importanza di SEGNALARE IL RITROVAMENTO DI CINGHIALI MORTI al numero unico Regionale 0573-306655 o al Settore Veterinario della Az. USL 0583-7290
Si riporta il materiale divulgativo già predisposto da Istituto Zooprofilattico e Regione Toscana.