- il “titulus crucis”, apposto sulla croce cioè l’iscrizione, riportata dai quattro vangeli canonici, che sarebbe stata apposta sopra la croce di Gesù quando fu crocifisso per indicare la motivazione della condanna;
- la brocca che è stata usata da Ponzio Pilato per il lavaggio delle sue mani;
- il calice dell’ultima cena utilizzata da Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue del Cristo durante la crocifissione;
- i dadi dei soldati usati per la conquista della tunica del Cristo;
- la corona di spine per il re dei giudei;
- le fruste di saggina per colpire Gesù: il sudario con il volto del Signore;
- la lancia del centurione che trafisse il corpo di Gesù;
- il martello usato per picchiare i chiodi nelle mani e nei piedi di Gesù;
- la tenaglia usata per rimuovere i chiodi;
- pezzo di spugna imbevuta di aceto per far bere Gesù; il mantello rosso che poi è stato oggetto di partita coi dadi; l’iscrizione sulla corse che era il motivo della condanna;
- chiodi (tre) utilizzati per la crocifissione; martello per conficcare i chiodi e tenaglia;
- le catene o le corde che cinsero Gesù durante la notte in prigione;
- la mano o il guanto che colpì il volto di Gesù durante la derisione;
- la canna come scettro di Gesù;
- la scala usata per la deposizione di Gesù dalla croce;
- il gallo per ricordare San Pietro che rinnegò per tre volte il suo Maestro; la scala con cui Gesù fu deposto;
- la lanterna o le torce usate dai soldati che arrestarono Gesù nell’orto degli ulivi, oltre alle spade ed ai bastoni;
- un sacco di monete del tradimento di Giuda;
- il sole e la luna, rappresentanti l’eclissi che si verificò durante la passione di Cristo;
- la sindone usata per avvolgere il corpo di Gesù durante la sepoltura.