Descrizione
Sambuca (m. 395) il cui nome probabilmente deriva dalla presenza di piante di sambuco della piana di Villetta, sorge sopra una rupe arroccata di gabbro rosso e rappresenta uno dei più suggestivi esempi del paesaggio garfagnino.
Le prime notizie disponibili riguardano la sua chiesa parrocchiale di San Pantaleone (antica filiale di Pieve Fosciana), nominata per la prima volta in una bolla pontificia del 1168 redatta da Papa Alessandro III. Successivamente, la ritroviamo nominata in un documento del 1280 riguardante l’elezione del suo parroco Iacopo da Castiglione e in un altro ancora, all’interno del quale il Vescovo di Lucca Guglielmo I raccomandò gli abitanti di Bacciano al Rettore di S. Pantaleone.
Nel trecento il borgo subì l’effetto di eventi bellici e pestilenze, che portarono la chiesa di S. Pantaleone a cadere in rovina, per poi essere ricostruita solo nel 1444.
Nel XVI secolo l’edificio religioso venne arricchito della pala del pittore Emiliano Simone Carretta, raffigurante la Madonna col Bambino fra San Pantaleone e Papa Clemente. L’edificio medievale utilizza parte del primitivo impianto: muri, modanature, bertesche, feritoie, meritoie e resti della cappella castellana.
Le notizie riportate sono desunte da:
- Santuario del SS. Crocifisso di Sillicagnana, guida per il pellegrino e per i devoti del SS. Crocifisso, Comune di San Romano in Garfagnana;
- Bianchi Nino, Garfagnana la valle delle selve, Luna Editore, Livorno, 2009;
- http://www.contadolucchese.it/San_Romano_Garfagnana.htm